IMPACTA Festival – Le Arti per i Diritti
dal 6 al 30 settembre 2024

Teatro Alkaest partecipa ad IMPACTA Festival, rassegna diffusa a cura di PACTA dei Teatri, curando alcuni appuntamenti in luoghi sparsi per la città.
La direttrice artistica di PACTA Annig Raimondi ha riunito artiste/i, coreografe/i, musiciste/i, scrittrici/scrittori e lighting designer, con spettacoli ed eventi orientati alla valorizzazione del patrimonio culturale. L’obiettivo è generare un impatto sociale positivo nel territorio, promuovendo il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali e stimolando il cambiamento attraverso la socializzazione e il divertimento.


GLI APPUNTAMENTI DI ALKAEST

domenica 15 settembre ore 18.15
Cimitero Monumentale di Milano

ANTIGONE. CERIMONIA CON CANZONI
Teatro dei Borgia

a cura di Stanze

In scena un pubblico ufficiale celebra una cerimonia in onore di quei defunti che durante la pandemia non avevano potuto avere un funerale. Con lui una giovane donna, sua nipote, che ricorda la morte del fratello avvenuta durante il confinamento per la pandemia senza che nessuno dei parenti o amici potesse offrirgli l’ultimo saluto.
Antigone. Cerimonia con canzoni è una performance concepita come una cerimonia funebre a cui si invitano gli spettatori; è un’esperienza mediante cui esplorare la fragilità umana e riattivare il rapporto con il dolore, lasciandosi attraversare da esso, senza dover sostenere il ruolo dell’essere umano iperattivo, proteso al dominio della natura e di se stesso.
Il linguaggio è quello del rito, del sacro celebrato attraverso gesti, parole e canto.
Antigone. Cerimonia con canzoni si svolge nei cimiteri, in luoghi dedicati ai riti funebri, o in teatri e spazi pubblici trasformati in luoghi di celebrazione del rito funebre.


giovedì 19 settembre ore 21.15
Piazza Olivetti (Quartiere Vigentino – Municipio 5)

LA MASCULA
di Egidia Bruno e Enzo Jannacci
con Egidia Bruno
regia Enzo Jannacci
in collaborazione con Teatro Alkaest

Una prova per interprete solista, per raccontare di un pallone calciato da gambe femminili nel Meridione d’Italia. Rosalba, detta “la mascula”, ha una passione: quella per il calcio prima che per lo struscio, della fatica in campo prima che del cucito. Rosalba è una ragazza inconsapevole della propria purezza, della propria libertà, di una libertà che per il solo fatto di esistere pare minacciare gli altri e la loro “normalità”. A meno che “la mascula” non diventi famosa, di modo che un paesino tra i monti possa sentirsi meno sperduto, grazie a un derby locale vinto proprio grazie alla Mascula.
Inatteso omaggio al calcio al femminile condotto fra comicità e levità poetica, una storia di riscatto che va oltre gli stereotipi di genere, accompagnata dalle musiche composte per l’occasione dal maestro Enzo Jannacci.
Egidia Bruno si è meritata il Premio Troisi, la pubblicazione da Colonnese e l’entusiasmo di Enzo Jannacci.


venerdì 20 settembre ore 18.30
Piazza Olivetti (Quartiere Vigentino – Municipio 5)

UN ORRIBILE INCIDENTE
di Graham Greene     

con Giulia Gaudenzi, Marco Pepe, Giovanni Battista Storti
regia Giovanni Battista Storti
produzione Teatro Alkaest

Graham Greene narra la difficile eredità del giovane Jerome: suo padre, infatti, è morto in circostanze alquanto imbarazzanti. Esiste un diritto a non essere giudicati per la propria storia familiare? A essere rispettati nella propria unicità e sensibilità? Abbiamo il diritto di raccontare la nostra storia senza paura, nella consapevolezza che se non tutti possono capirci nessuno deve però sommariamente giudicarci a causa di essa.


sabato 21 settembre ore 18.30
Piazza Olivetti (Quartiere Vigentino – Municipio 5)

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
di George Orwell

con Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Giovanni Battista Storti
luci Fulvio Michelazzi (AILD)
musiche Maurizio Pisati
consulenza artistica Marzia Loriga e Laura Pigazzini
regia Giovanni Battista Storti
coproduzione PACTA. dei Teatri – Teatro Alkaest
si ringraziano Renato Gabrielli e Laura Pigazzini

Con pessimismo profetico, Orwell sembra spiare, assieme agli animali traditi e umiliati, il banchetto sguaiato e rissoso cui s’abbandonano, i vecchi e i nuovi padroni. Questa favola distopica fa riflettere su un diritto e su un principio spesso dato per scontato. La libertà di pensiero e di espressione è sempre minacciata. Anche nel proprio ambiente.

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